Chernobyl

Il Comitato Chernobyl di Bagnacavallo organizza per il mese di giugno l’accoglienza di un gruppo di bambini e relativa accompagnatrice, provenienti dalla zona contaminata di Chernobyl.
Per tale organizzazione il Comitato si avvale del supporto dell’associazione onlus Verso Est, che si occupa dell’organizzazione di progetti d’accoglienza in Italia, di bambini provenienti dalle aree più colpite dalla tragedia nucleare di Chernobyl.

Il Comune di Bagnacavallo patrocina l’iniziativa, autorizza un suo dipendente a collaborare soprattutto nell’espletamento delle pratiche burocratiche,  mette a disposizione se necessario un ufficio con l’uso del telefono, riproduce tutto il materiale necessario.
Finalità e obiettivo del progetto è aiutare i bambini, anche se in numero limitato, a migliorare le loro condizioni di salute, offrendo un mese di soggiorno in ambiente con “aria pulita”, offrendo cibi sani e freschi di stagione, perché possano smaltire almeno in parte le radiazioni assorbite e rafforzino le loro difese immunitarie.

Obiettivi specifici:

  • offrire ai bambini una vacanza terapeutica, che li aiuti a rafforzare le loro difese immunitarie, per questo viene organizzata la vacanza al mare.
  •  socializzazione all’interno del gruppo e con bambini locali.
  • socializzazione dell’esperienza con altre associazioni e con i cittadini di Bagnacavallo.
  • sensibilizzazione della popolazione ai rischi e conseguenze del “nucleare”.

I bambini ospitati  provengono  da famiglie che vivono per lo più in condizioni disagiate e, se non in caso eccezionali, non hanno mai usufruito di soggiorni in Italia.
Con le famiglie ospitanti viene predisposto il  programma di soggiorno, che prevede quanto segue:
Ai bambini verrà data l’opportunità di stare in gruppo il più possibile, per far sì che sentano meno la mancanza della famiglia d’origine e perché le famiglie ospitanti operino in favore di tutti i bambini e non solo di quello che ospitano.
Tutte le mattine (dal lunedì al venerdì) i bambini vengono accompagnati al mare, in pulman, per dare una valenza più terapeutica al loro soggiorno. Di pomeriggio si ritrovano in un centro messo a disposizione dalla parrocchia, per giochi vari.
Si concorda con la loro accompagnatrice e con le famiglie gli orari e il programma delle attività da svolgere. Questa attività viene raccomandata a tutte le famiglie, ma visto che di mattina tutti i bambini si ritrovano assieme per diverse ore, se qualche  pomeriggio sono particolarmente stanchi e si ritiene più opportuno farli riposare, le famiglie, d’accordo con l’accompagnatrice e con la responsabile del progetto, possono optare per  tenerli a casa. La sorveglianza è sempre garantita, oltre che dall’accompagnatrice, da almeno due genitori e/o da volontari. Viene infatti fissata una tabella con gli impegni che ognuno si assumerà.